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    TINTO IN CAPO : carattestiche e storia

    TINTO IN CAPO : carattestiche e storia

    Hai mai sentito parlare di abbigliamento "tinto in capo"?

    Se la risposta è no questo articolo nasce per toglierti il dubbio.

    Se la risposta è sì continua comunque a leggere, potresti trovare informazioni che non conoscevi.

     

    COS’È LA TINTURA IN CAPO?

    Prendi una t-shirt o una felpa colorata del tuo armadio: generalmente ha un colore deciso, nitido, pieno.

    Vuol dire che probabilmente è stata tinta in fase di produzione, colorando il filato (tinto in filo) o il tessuto (tinto in pezza).

    Il tinto in capo invece, per raccontartela nel modo più semplice, si ottiene tingendo il capo solo dopo averlo confezionato.

    Ad esempio se parliamo di t-shirt vuol dire che prima viene cucita la maglietta che diventa pronta all'uso, ma con il suo colore grezzo o bianco. 

    È a quel punto che il capo finito viene colorato.



    PROCESSO DI TINTURA

    Per ottenere una tintura in capo il prodotto confezionato viene immerso in una vasca di pigmenti colorati (oppure in apposite lavatrici), facendogli un bagno completo di colore.

    La tintura viene fatta capi con bianchi o allo stato grezzo in modo da ottenere più facilmente il colore desiderato senza che  altri colori già presenti sul tessuto rischino di influenzare il risultato finale.

     

    Macchinario per tintura in capo

     Foto esempio di macchinario per tintura in capo

     

    A differenza della tintura in filo, questo tipo di tintura risulta più “casuale” e meno uniforme, creando così un effetto particolare che ne garantisce l’unicità.

    Le tinture avranno infatti intensità diverse su tutto il capo e il colore risulterà meno lucido creando un aspetto più “vintage” e vissuto.

    Noi siamo abbastanza innamorati di questa tipologia di tintura; in fondo all'articolo puoi scoprire su quali capi l’abbiamo introdotta.


    ITALIA PIONIERA (quasi)

    Potremmo dirti la verità, ossia che i giapponesi sembrerebbero gli ideatori di questo tipo di tintura (tecnica Shibori) ma preferiamo portarti in Italia e precisamente negli anni ‘70. 

    Massimo Osti, il designer inventore della tintura in capo
    Massimo Osti, il designer che reso la tintura in capo un processo industriale
    (foto da Repubblica.it)

    Il designer Massimo Osti (fondatore della C.P. Company e di Stone Island) sperimenta e sviluppa la tecnica fino a renderla possibile a livello industriale, eliminando una serie di imperfezioni nel processo che rendevano il risultato finale spesso troppo poco soddisfacente.

    Un pioniere ed un innovatore assoluto; se non conosci la sua storia cerca informazioni su di lui, ne vale la pena.

     

    Luciano Benetton ha usato il tinto in capo come una rivoluzionaria strategia commerciale
    Luciano Benetton, ha introdotto la tintura in capo come strategia per risolvere il problema dei colori invenduti

    Difficile non parlare anche di Luciano Benetton, che insieme al tintore Ado Montana, hanno rivoluzionato la produzione Benetton introducendo il tinto in capo a livello industriale nelle collezioni del brand.

    Un'innovazione introdotta con una specifica strategia commerciale.

    Tingere i capi dopo averli confezionati ha permesso infatti ai Benetton di seguire meglio le onde della moda e delle richieste del pubblico, producendo i capi grezzi e tingendoli solo successivamente del colore richiesto in quel periodo dal mercato.

    Questo ha fortemente ridotto gli scarti di magazzino e gli invenduti, consentendo all'azienda di ottimizzare al massimo la produzione.

    Bene o male (sì, hai letto bene, anche nel male)i Benetton hanno avuto un ruolo importantissimo nello sviluppo della moda italiana e internazionale.


    LA NOSTRA COLLEZIONE PYPE

    Ora che hai un pò di informazioni in più è il momento di vedere i capi della nostra felperia tinta in capo.

    Il tessuto è un 100% cotone biologico filato e pettinato ed i colori hanno tutti un affascinante effetto vintage e slavato.

    Le irregolarità della tintura, comprese alcune "imperfezioni" regalate proprio da questa tipologia di colorazione speciale, rendono ogni capo unico e differente dagli altri.

    Con questa scelta vogliamo combattere il concetto di perfezione obbligatoria, valorizzando le differenze, la casualità e l’importanza dell’unicità di un capo.

    In una società che tra intelligenza artificiale ed apparenza ci spinge ad essere sempre piu’omologati diamo ai bimbi un tocco di stile e personalita’

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